FAQ

Contributi alle PMI per le misure anti-contagio in azienda

la domanda di contributo deve essere presentata solo dal titolare/legale rappresentante o anche da un intermediario?

 

La domanda può essere trasmessa anche da un intermediario utilizzando il proprio profilo Telemaco. In ogni caso la domanda (modulo base Telemaco), il modulo A, il modulo C e la dichiarazione de minimis devono essere firmati digitalmente dal titolare/legale rappresentante

nel caso l'impresa non abbia dipendenti può presentare la domanda di contributo?

 

Si, possono presentare la domanda di contributo anche le imprese senza dipendenti, l'indicazione nel bando è legata solo all'obbligo del DVR ma non rappresenta un requisito di ammissibilità al contributo

è possibile presentare la domanda se l'impresa ha già sostenuto le spese oggetto del bando? in tal caso in luogo dei preventivi si allegheranno le fatture?

 

si sono ammissibili anche le spese sostenute a partire dal 31 gennaio 2020 purchè coerenti con quelle specificate nello stesso bando e con la documentazione di spesa e di avvenuto pagamento conforme alle prescrizioni del bando. In tal caso in luogo dei preventiivi saranno allegate le fatture elettroniche. In mancanza della dicitura prevista dal bando sulle fattture (Iniziativa cofinanziata dalla CCIAA di Avellinoecc.) si produrrà una dichiarazione integrativa del fornitore controfirmata dal titolare/legale rappresentante dell'impresa con i riferimenti della fattura già emessa.e dei beni/servizi forniti riportante la dicitura prevista

al fine di compilare la dichiarazione de minimis devo indicare gli aiuti concessi nel 2020 o anche anni antecedenti all'anno corrente?

Nella dichiarazione de minimis vanno indicati gli aiuti ricevuti in tale regime negli ultimi tre anni al fine di verificare il raggiungimento del limite previsto: E' possibile consultare il protale del Registro Nazionale degli Aiuti all'indirizzo web www.rna.gov.it entrare nella sezione trasparenza poi aiuti individuali inserendo il CF dell'impresa beneficiaria

quali sono gli importi massimali agevolabili per ciascuna voce di spesa?

 

i massimali sono riportati espressamente all'art. 9 del bando. Si precisa che il minimo di spesa deve essere di 1.000,00 euro e che il contributo è pari al 50% delle spese ammissibili al netto d'IVA fino ad un massimo è di 2.000,00 euro

Chi ha beneficiato del bando per l'abbattimento del tasso d'interesse può presentare la domanda per il bando misure anti-contagio?

Si è possibile presentare la domanda, a condizione che il finanziamento oggetto del contributo in abbattimento tassi non sia utilizzato per acquisitare le spese (sanificazione, DPI, ecc.) oggetto del bando misure anti-contagio

il contributo in oggetto è cumulabile con il credito d'imposta per le spese di sanificazione e l'acquisto di DPI nei luoghi di lavoro previsto dall'art. 64 del decreto legge n. 18 del 2020?

 

No non è cumulabile con il credito d'imposta, ai sensi dell'art. 2 comma 2 del bando in oggetto le spese che godono del contributo camerale non possono essere oggetto di alcuna altra agevolazione pubblica

se il contributo è richiesto per le spese di sanificazione dei locali aziendali e per l'acquisto dei DPI è comunque necessario allegare la copia del Documento di Valutazione Rischi?

nel caso l'impresa non richieda il contributo per l'aggiornamento del DVR è sufficiente allegare alla domanda un estratto del documento di valutazione rischi presente in azienda qualora tenuto in formato cartaceo

in mancanza di firma digitale del titolare/legale rappresentante dell'impresa la domanda può essere firmata digitalmente da un professionista intermediario?

 

no, la domanda e tutti gli allegati contenenti dichiarazioni delll'impresa devono essere firmati digitalmente dal titolare/legale rappresentante dell'impresa; l'intermediario può solo trasmettere la documentazione mediante la piattaforma Telemaco

Firma Digitale

Quali novità introduce la Deliberazione 45/2009 ?

La nuova deliberazione introduce principalmente modifiche nei formati di firma e marca dei documenti, utilizzo di nuovi algoritmi. La firma digitale viene realizzata facendo un riassunto del file (hash o digest) e successivamente cifrando questo riassunto con la chiave privata presente nel dispositivo del titolare. Il tutto viene poi ricomposto in un unico file. La precedente deliberazione prevedeva che il digest venisse creato con algoritmo SHA-1,  le debolezze che sono state scoperte nell'algoritmo di digest SHA-1 hanno portato a prevedere l'introduzione della versione piu' robusta dello stessa famiglia di algoritmi, lo SHA-256 il tutto viene ricomposto nel formato CAdES, ritenuto indispensabile per rispettare le norme europee sulla firma digitale. Il formato pkcs#7 ora CAdES e' il piu' diffuso. Le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo di accettare almeno questo formato. Nel caso in cui si possiede una Smart Card per firmare secondo le nuove modalita' bisognerà disporre di un collegamento internet attivo ed ACCETTARE gli aggiornamenti che Dike propone. Se verranno accettati gli aggiornamenti, le funzioni di firma e di marcatura, in maniera trasparente per l'utente, applicheranno i nuovi algoritmi e formati di firma.
Nel caso di utilizzo della Business key bisognerà  disporre di un collegamento internet attivo ed  accettare gli aggiornamenti che la Business Key propone. Se verranno accettati gli aggiornamenti, le funzioni di firma e di marcatura, in maniera trasparente per l'utente, applicheranno i nuovi algoritmi e formati di firma.