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RAPPORTO AMBIENTE 2023

L'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)  ha fornito i dati della quarta edizione del rapporto che analizza lo stato dell’ambiente in Italia riferito a: acqua, energia, discariche, rumori e rifiuti urbani.

La presentazione dei dati è avvenuta il 21 febbraio, a Roma, nell’ambito dell’edizione 2023 del Rapporto Ambiente:

Lo studio è strutturato in due parti: la prima descrive le realtà regionali attraverso l’analisi di 21 indicatori che definiscono le tendenze delle principali tematiche ambientali, mentre la seconda è composta da brevi articoli che riguardano specificità regionali e/o attività SNPA particolarmente rilevanti e di interesse per la collettività.

Dallo studio emerge che il Paese è in linea con gli obiettivi europei e di sviluppo sostenibile per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che raggiunge buoni livelli di raccolta differenziata dei rifiuti e diminuisce lo smaltimento in discarica. Emerge, però, un aumento della produzione dei rifiuti speciali e l'incidenza del turismo sui rifiuti urbani, criticità relative allo stato delle emissioni di gas serra e consumo di suolo. 

Per maggiori informazioni, consultare Il Rapporto Ambiente - Edizione 2023 disponibile sul sito di ISPRA.

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IN VIGORE IL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO SULLE BATTERIE E RIFIUTI DI BATTERIE.

Il nuovo regolamento europeo 2023/1542 sulle batterie e i rifiuti di batterie, pubblicato il 12 luglio nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, si applica dal 18 febbraio 2024: da tale data vanno considerati vigenti  il campo di applicazione e le nuove definizioni mentre le disposizioni relative alla gestione dei rifiuti da batterie (Capo VIII) si applicheranno a decorrere dal 18 agosto 2025, data di abrogazione della Direttiva 2006/66/CE. 

Il Regolamento (UE) 2023/1542 modifica la disciplina delle batterie e dei relativi rifiuti fissando requisiti più stringenti per consentire l'immissione sul mercato, potenziare la raccolta differenziata e garantire che tutti i rifiuti di batterie raccolti siano riciclati attraverso processi che raggiungano un’efficienza di riciclaggio minima comune. 

Il regolamento si applica:

a tutte le categorie di batterie, vale a dire le batterie portatili, le batterie per l'avviamento, l'illuminazione o l'accensione (batterie per autoveicoli), le batterie per mezzi di trasporto leggeri, le batterie per veicoli elettrici e le batterie industriali indipendentemente dalla forma, dal volume, dal peso, dalla progettazione, dalla composizione materiale, dalla composizione chimica, dall'uso o dalla finalità delle stesse;

alle batterie incorporate o aggiunte a prodotti o che sono specificamente progettate per essere incorporate o aggiunte ad altri prodotti.

 

Tra le novità:

• requisiti circa il contenuto minimo di materiale riciclato in talune batterie;
• nuova etichettatura delle batterie con obbligo, tra le altre informazioni, di indicare la presenza di sostanze pericolose (diverse da cadmio, piombo e mercurio) e di CRM (Critical Raw Materials);
• obbligo di “Due Diligence” per gli operatori economici circa la strategia di impresa per le materie prime delle batterie e le categorie di rischio sociale ed ambientale associate;
• potenziamento della Responsabilità Estesa del Produttore;
• disposizioni nella gestione dei rifiuti di batterie;
• introduzione del Passaporto Digitale della Batteria.

Vengono inoltre fissati:

gli obiettivi di raccolta dei rifiuti di batterie portatili:

a) 45 % entro il 31 dicembre 2023;
b) 63 % entro il 31 dicembre 2027;
c) 73 % entro il 31 dicembre 2030;

-l’obiettivo di raccolta specifico per i rifiuti di batterie per mezzi di trasporto leggeri:

a) 51 % entro il 31 dicembre 2028;
b) 61 % entro il 31 dicembre 2031.

- i  livelli di materiali recuperati dai rifiuti di batterie, nello specifico: per il litio 50% entro il 2027 e 80% entro il 2031; per il cobalto, rame, piombo e nichel 90% entro il 2027 e 95% entro il 2031.

 

Per maggiori informazioni, consultare il sito web dell'Unione Europea.

 

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Pubblicazione "PICCOLE E MEDIE IMPRESE, GRANDI ENERGIE", la guida dedicata alle CER - Comunità Energetiche Rinnovabili

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Ultima modifica: Mercoledì 4 Dicembre 2024